Che cos’è la menopausa?

La menopausa è l’ultima mestruazione, evento che segna il termine del periodo fertile, e che è dovuta al calo della produzione di ormoni estrogeni da parte dell’ovaio. Il termine menopausa viene spesso utilizzato quale sinonimo di climaterio, che in realtà definisce tutto il periodo che precede di qualche anno (premenopausa) e che segue (postmenopausa) la menopausa. Durante la premenopausa avvengono le modificazioni ormonali (calo della produzione estrogenica da parte dell’ovaio) che portano alla menopausa. Inoltre, si definisce perimenopausa un periodo identificabile nei mesi che immediatamente precedono e seguono la menopausa, ed in cui si verificano le modificazioni cliniche più eclatanti e caratteristiche del climaterio.
La menopausa, quindi, non è una malattia e non deve essere trattata come tale.

La menopausa è fisiologica quando avviene tra i 45 e i 55 anni, ma qualora l’età di esordio dovesse essere al di fuori di questo range, la menopausa può essere distinta in:

prima dei 45 anni
Menopausa precoce

Questa condizione si può verificare spontaneamente, in questo caso è spesso di natura familiare, o in maniera indotta, per intervento chirurgico di ovariectomia bilaterale o per soppressione ovarica farmacologica o radioterapica. Il fenomeno riguarda all’incirca l’1-3% delle donne italiane.

dopo i 55 anni
Menopausa tardiva
Questa condizione è legata ad una genetica che predispone l’esaurimento tardivo del patrimonio follicolare e della produzione ormonale da parte delle ovaie.

Quali sono sintomi della menopausa?

Molte donne iniziano ad avvertire i sintomi della menopausa prima che si arresti definitivamente il ciclo mestruale, durante la premenopausa o perimenopausa. Di solito, il primo segnale consiste nell’irregolarità mestruale, il flusso può modificarsi diventando più o meno abbondante e più o meno frequente. La donna deve essere consapevole che cicli brevi con intervalli inferiori ai 20 giorni o flussi molto abbondanti per oltre 7 giorni di durata potrebbero renderla anemica. In questi casi è opportuno che si rivolga al proprio medico. Al contrario, flussi poco abbondanti con intervalli molto lunghi non comportano alcun rischio di salute. Nonostante la comparsa di irregolarità mestruali, in questo periodo è ancora possibile, seppur improbabile, rimanere incinta per cui è opportuno proteggere i rapporti a rischio e, in caso di sospetto, eseguire un test di gravidanza.

Insieme all’irregolarità del ciclo possono comparire anche altri disturbi (sintomi), correlati con certezza alla diminuita produzione di estrogeni, che possono persistere per anni anche dopo l’arresto definitivo del ciclo mestruale. Essi includono:

Vampate di calore

Le vampate di calore sono improvvise sensazioni di caldo intenso che si diffonde attraverso il corpo e il viso. Nelle donne in menopausa sono in genere più intense a livello del volto, del collo e del petto, dove provocano forte rossore. La loro frequenza varia da caso a caso, in genere durano pochi minuti e compaiono soprattutto di notte. Le vampate di calore si verificano per i cambiamenti dei livelli di estrogeni, che influenzano il controllo della temperatura corporea.

Sudorazioni

Le sudorazioni in menopausa abitualmente si associano alle vampate di calore, ma non solo, e non dipendono dalle condizioni di temperatura dell’ambiente nel quale ci troviamo. Anche le sudorazioni sono dovute ai cambiamenti ormonali interni all’organismo che caratterizzano questa nuova fase della vita. Non è insolito che le sudorazioni si verifichino improvvisamente anche nell’arco della notte: in genere non sono continue ma possono essere abbastanza frequenti e fastidiose in talune donne, tanto da arrivare a svegliare chi ne soffre.

Palpitazioni e tachicardia

Le palpitazioni sono un disturbo caratterizzato dalla percezione che il cuore non stia battendo al ritmo “giusto”: possono essere caratterizzate infatti da un salto del battito cardiaco, da un ritmo anomalo del battito oppure da un ritmo accelerato. Con il termine tachicardia, invece, si intende un aumento sensibile del battito cardiaco che supera, a riposo, i 100 bpm (battiti al minuto). La tachicardia viene percepita come sensazione di “cuore in gola”. Le palpitazioni e la tachicardia in menopausa sono una conseguenza del repentino calo dei livelli di estrogeni nel sangue e abitualmente si associano alle vampate e alle sudorazioni.

Sbalzi della pressione arteriosa

Non è insolito essere soggette a sbalzi della pressione arteriosa durante la menopausa. Anche se i rapporti con il calo ormonale sono controversi, non è insolito che molte donne diventino ipertese proprio durante il periodo menopausale.

Disturbi del sonno

Spesso i disturbi del sonno sono correlati ad altri sintomi come le vampate e le sudorazioni. Comunque, la carenza di estrogeni in menopausa porta ad una diminuzione nella produzione di serotonina, che comporta l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Tale alterazione può evidenziarsi con una difficoltà di addormentamento o con risvegli notturni.

Vertigini

È possibile che in menopausa si presenti una continua sensazione di perdita dell’equilibrio e sbandamento associata a instabilità e a una percezione alterata dello spazio. La sensazione di capogiro avviene probabilmente a causa degli importanti cambiamenti nei livelli ormonali che l’organismo deve affrontare: vi è infatti una connessione tra la fluttuazione degli estrogeni e gli episodi di vertigini e sbandamenti.

Secchezza vaginale

Oltre la metà delle donne in menopausa riferisce secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sessuali. Si tratta di sintomi tipici della menopausa che si traducono in una mancanza più o meno importante della normale lubrificazione vaginale. La carenza di estrogeni, infatti, provoca una progressiva modificazione della struttura della vagina con un assottigliamento delle pareti e una sempre più scarsa lubrificazione. La conseguenza di tutto ciò è una progressiva atrofia vulvo-vaginale con tutti i fastidi ad essa legati: irritazione, bruciore, prurito e dolore durante i rapporti sessuali.

Irritabilità

Irritabilità e nervosismo sono sintomi tipici della menopausa. Le alterazioni dei livelli ormonali infatti influiscono non solo sulla sfera fisica, ma anche sulla sfera psichica. Gran parte delle donne descrivono l’irritabilità come il problema emotivo più frequente soprattutto durante le prime fasi della menopausa, mostrando una minore tolleranza nei confronti di cose che prima non infastidivano.

Umore instabile

Strettamente correlata all’irritabilità, in menopausa è frequente essere soggette a sbalzi d’umore. Il calo degli estrogeni può essere responsabile degli sbalzi d’umore che rendono le giornate pesanti e portano a scatti di ira che influiscono sulla vita personale o lavorativa.

Affaticamento

Una volta entrate in menopausa capita spesso di provare sensazioni di eccessiva stanchezza, affaticamento e mancanza di energie che si protraggono nel tempo, nonostante l’adeguato riposo. Questi sintomi possono diventare così frequenti da diventare un vero e proprio disturbo definito astenia. L’astenia è una condizione che si presenta con uno stato di debolezza generale dovuto ad una eccessiva stanchezza e forza muscolare, arrivando ad essere invalidante. L’astenia può rientrare nelle conseguenze della diminuzione degli estrogeni e compare soprattutto nella prima fase della menopausa, quando le fluttuazioni ormonali sono più frequenti.

Ansia e demotivazione

L’ingresso in menopausa è una fase della vita sicuramente delicata ed importante. I cambiamenti ormonali provocano uno stato di irritabilità e portano ad una maggiore frequenza di episodi di ansia e demotivazione. Sintomi quali vampate, palpitazioni, stanchezza e cambiamenti fisici possono portare ad uno stato psichico in cui si fa fatica ad accettare il cambiamento della propria condizione e si teme che questa possa influenzare qualunque aspetto della propria vita. L'ansia in particolare consiste in una preoccupazione, o in una paura eccessiva, che può manifestarsi in modo lieve o grave ed è spesso correlata alla menopausa.

Disturbi della concentrazione e della memoria

Il calo di memoria che può manifestarsi durante la menopausa e nei momenti di stress è fisiologico e legato a questa specifica fase della vita. La diminuzione della memoria e la mancanza di concentrazione sono dovuti al calo degli estrogeni, soprattutto dopo una menopausa chirurgica o precoce. Gli estrogeni infatti svolgono un’azione neuroprotettiva, ossia di sostegno e nutrimento delle cellule nervose, mantenendo regolari le comunicazioni tra cellule del sistema nervoso. La fluttuazione degli estrogeni e la conseguente diminuzione porta ad una ridotta capacità di ricordarsi le cose anche più banali.

Diminuzione del desiderio sessuale

La menopausa può portare a sconvolgimenti nella vita di coppia: la maggior parte delle donne infatti riscontra un calo della libido che si aggiunge ai cambiamenti fisici e psichici di questa fase della vita. La diminuzione del desiderio sessuale è dovuta al calo degli estrogeni e del testosterone, che comporta un calo della libido. La sessualità non è governata però solo da fattori ormonali, ma anche da fattori psichici, relazionali, socioculturali, che devono sempre essere valutati.

Quali sono le conseguenze della menopausa?

Il calo degli estrogeni dovuti alla menopausa può portare ad alcune conseguenze tra cui:

Abitualmente non occorre eseguire alcun esame per accertare la menopausa perché l’età, la scomparsa delle mestruazioni e l’eventuale presenza dei disturbi caratteristici, permette di confermarne la comparsa, in autonomia o dopo un colloquio con il medico. 

Nei casi in cui, per motivi diversi, si sospetti una menopausa precoce è possibile ricorrere ad esami del sangue per valutare il livello di alcuni ormoni (FSH o ormone follicolo stimolante e LH o ormone luteinizzante), che controllano la produzione ormonale delle ovaie. In menopausa i livelli di FSH e LH aumentano notevolmente, nel tentativo di stimolare le ovaie a produrre ormoni, e il loro incremento permette di confermare la diagnosi. 

Nel periodo della menopausa il medico può consigliare alla donna alcuni esami strumentali come: 

  • mammografia e/o ecografia mammaria, offerti gratuitamente alle donne italiane tra i 50 e i 64 anni di età nell’ambito dei programmi di controllo per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella 
  • ecografia pelvica, nel caso sia opportuno visualizzare l’apparato genitale 
  • mineralometria ossea computerizzata (MOC), per valutare la densità dell’osso. L’esame deve essere effettuato soprattutto in presenza di fattori di rischio come la menopausa precoce, le fratture conseguenti all’osteoporosi in familiari di primo grado, le malattie gravi dell’assorbimento intestinale, alcune malattie immunitarie come le connettiviti, il basso peso corporeo, l’abitudine al fumo di sigaretta e l’eccessivo funzionamento della tiroide (ipertiroidismo). 

La menopausa è un evento naturale della vita della donna, non è una malattia. Tuttavia, i suoi sintomi possono essere tali da alterare la qualità della vita. Le donne devono comunque affrontare questo periodo con serenità, anche riorganizzando alcuni aspetti della propria vita. Deve essere seguita una dieta appropriata che includa varietà di frutta, verdura e cereali e la riduzione di grassi saturi, oli e zuccheri. 

È consigliabile lo svolgimento di una regolare attività fisica, utile per ridurre le vampate, le sudorazioni e l’incontinenza urinaria, per migliorare l’umore e la qualità del sonno e per prevenire e curare ipertensione e aumento dei trigliceridi e del colesterolo nel sangue. 

Poiché il fumo aumenta il rischio che possano verificarsi malattie cardiache, ictus, osteoporosi, cancro e una serie di altri problemi di salute, oltre ad aumentare le vampate di calore, in menopausa è consigliabile smettere di fumare o, comunque, cercare di ridurre il più possibile il numero di sigarette. 

Alcuni semplici accorgimenti per affrontare meglio alcuni disturbi che possono caratterizzare la menopausa prevedono: 

  • vampate di calore, vestirsi a strati per potersi alleggerire all’occorrenza, bere un bicchiere di acqua fredda, spostarsi rapidamente in un ambiente più fresco; cercare di individuare ed evitare i fattori che fanno scattare le vampate: per molte donne le cause scatenanti sono le bevande calde, la caffeina, i cibi piccanti, l’alcol e lo stress 
  • fastidi vaginali, utilizzare la terapia locale con creme, ovuli o gel a base di estrogeni e/o farmaci da banco come, ad esempio, lubrificanti vaginali a base d’acqua o creme idratanti. Evitare i prodotti che contengono glicerina perché possono causare bruciore o irritazione nelle donne sensibili a tali sostanze. Rimanere sessualmente attivi aiuta aumentando il flusso di sangue alla vagina 
  • insonnia, evitare la caffeina perché può rendere più difficile il sonno; limitare il consumo di alcol; non praticare esercizio fisico prima di coricarsi. Se il sonno è disturbato da vampate di calore, potrebbe essere utile alleggerire le coperte o farsi una doccia prima di andare a dormire 
  • incontinenza urinaria, rafforzare i muscoli del pavimento pelvico con semplici ed efficaci esercizi. 

 

Oggi le donne affrontano la menopausa quando sono ancora nel pieno della vita di relazione e professionale, con effetti negativi sui rapporti personali ed il rendimento sul lavoro. I disagi e i sintomi della menopausa possono essere affrontati e superati al meglio grazie a una sana condotta di vita e ai rimedi oggi disponibili.  Non esiste una ricetta univoca, buona per tutte le donne per affrontare la menopausa. In circa il 30-40% delle donne in menopausa può essere necessaria una terapia ormonale sostitutiva utile per compensare quella quota di ormoni che l’organismo non è più in grado di produrre. Riequilibrando la situazione ormonale si riducono i disturbi legati alla menopausa e si prevengono gli effetti a lungo termine della carenza estrogenica. Oggi vengono utilizzati diversi prodotti a dosaggi  bassi,  molto ben sperimentati in ampi studi controllati, che danno al medico un ampio ventaglio di scelte per personalizzare la terapia in base alle caratteristiche, all’età ed alle esigenze  e preferenze delle donne.

Fonti:

  1. Ministero della Salute
  2. Istituto Superiore di Sanità